Silvia Pozzi
Colorista
Le scene di case stregate si presentano cupe, le passeggiate romantiche sulla spiaggia sfoggiano colori chiari e luminosi, un vecchio film in bianco e nero si trasforma e diventa a colori. I coloristi usano diverse impostazioni per modificare i colori delle pellicole in modo da riuscire a creare l’atmosfera più adatta.
Appena le riprese di un film o di una pubblicità sono terminate, ecco che inizia il loro lavoro. Prima si discute il concetto di colore con il regista. Viene deciso come devono apparire le immagini e quale atmosfera dovrà essere creata. Poi vengono prodotte ombre, evidenziazioni, contrasti o miglioramenti appropriati sullo schermo e sulla console di mixaggio. Questo, per rendere le scene luminose od oscure. È richiesta una buona comprensione artistica e tecnica.
Vengono effettuate anche impostazioni di correzione: la nitidezza, ad esempio, può essere modificata in seguito. Per questo è necessaria una sufficiente conoscenza teorica della tecnica fotografica, della luce e della percezione.
La libertà di azione che si ottiene nella progettazione dipende in gran parte dall’incarico, il che può comportare che il lavoro venga eseguito anche solo come un servizio.
Ti piace lavorare con i colori e sei un tecnico? Sei interessato al cinema e alla fotografia? Non ti preoccupa stare seduto davanti allo schermo del tuo computer per molto tempo? Questi sono ottimi presupposti per diventare un colorista. Se vuoi saperne di più, guarda uno dei nostri video.
Altre attività dei coloristi:
Non esiste un percorso diretto che conduca a questa professione. Si può facilmente accedere ad essa attraverso tirocini o posizioni di assistente nelle produzioni cinematografiche. C’è chi arriva a questa professione attraverso l'animazione 3D o studiando l’ambito della grafica.